venerdì 17 gennaio 2014

Teoria dell'involuzione: dal Troll alla Testa di Cedro

C'era una volta il Troll. Erano i tempi dei newsgroup, dei forum, delle chat room. 
Lo scopo del Troll era provocare, scatenare litigi, fare innervosire gli utenti. Il Troll si divertiva scrivendo frasi (appunto) provocatorie che nella maggior parte dei casi degeneravano in insulti, e spesso in vere e proprie guerre on line che finivano con il temutissimo ban (voce del verbo bannare, cioè bandire, da una chat o da un forum). All'inizio eravamo tutti abbastanza ingenui da cascarci. Noi utenti "benintenzionati", e non troppo esperti dei pericoli della rete, non concepivamo il divertimento del Troll, quindi faticavamo a riconoscerlo in fretta. 

Con il tempo imparammo ad avere dimestichezza col concetto di "stronzo provocatore" e a suon di "se lo conosci lo eviti, se lo eviti non ti uccide", come diceva una vecchia ma memorabile pubblicità, la navigazione divenne più semplice.
Con l'avvento dei social network, però, le cose erano destinate a cambiare... E l'hanno fatto sotto molti punti di vista.
Anche per quanto ci riguarda, in questo contensto. Ora il Troll nella sua forma più pura, originaria, non esiste quasi più. E' stato sostituito dalla Testa di Cedro
La Testa di Cedro è un utente che, di fatto, provoca, crea discussioni, scatena litigi, fa arrabbiare la gente. Ma non tanto perché si diverte a farlo, come faceva il buon vecchio Troll, quanto piuttosto perché crede davvero nelle minchiate che scrive.
La Testa di Cedro è diffusissima: con la capillarizzazione di internet, un enorme numero di Teste di Cedro hanno avuto accesso alla rete. 
Astiosi ultrasessantenni che mai avrebbero sperato di trovare uno sfogo tanto efficace hanno riversato tutto il loro odio, le loro frustrazioni e i loro fallimenti in discussioni che in realtà non li interessavano nemmeno. Non più di tanto, in ogni caso. 
Giovanissime Teste di Cedro hanno trovato il modo per mettersi in mostra, di fare "i fighi" agli occhi degli amici o, più probabilmente, delle ragazze. Che, in quanto Teste di Cedro a loro volta, ammiravano le loro eroiche gesta virtuali. 
Casalinghe annoiate si sono create identità dal loro punto di vista coraggiose (ovvero: nascoste e ben protette dietro una tastiera) pronte a dar battaglia per i valori in cui hanno sempre creduto. 
La Testa di Cedro, in effetti, non ha età. Si annida ovunque, può essere nascosta anche all'interno del vostro migliore amico. Lo scoprirete solo alla prima occasione propizia (e saranno dolori). 
La Testa di Cedro (in quanto "capa di legno") non ragiona
La Testa di Cedro crede che la sua opinione sia richiesta ovunque e da tutti. Ritiene davvero che la sua opinione, spesso scarna (lapidari "non è vero, hai torto" sono il suo piatto forte), sia necessaria un po' ovunque.
Per esempio, la Testa di Cedro si insinua in una discussione scatenata, che so, da un articolo sulla vivisezione senza leggere (mai!) l'articolo in questione. Ergo, la Testa di Cedro è spesso off topic: non sa, in realtà, di cosa diavolo sta parlando; quindi non è soltanto off topic, appunto, ma è soprattutto pronto a dimostrare la rigidità delle proprie posizioni e la totale mancanza di interesse ad accrescere le proprie conoscenze. 
La Testa di Cedro, di fatto, resta ferma sulle sue posizioni. A prescindere. 
La Testa di Cedro è molto ignorante (nel senso che ignora la maggior parte delle conoscenze necessarie a sostenere una discussione su un'infinità di argomenti), eppure non lo ammette mai. Non legge molto, non si documenta, non accetta un confronto costruttivo. 
Ciononostante, la Testa di Cedro è depositaria della Suprema Conoscenza
La Testa di Cedro spara sentenze. Anche quando le dimostri senza possibilità di equivoco che ha torto, non lo riconosce. Va dritta per la sua strada, prosegue nelle proprie assurde crociate. Che si tratti di asserire che gli animalisti proiettano sulle "bestie" i loro sentimenti perché la mamma non voleva loro bene quand'erano piccoli; che si tratti di affermare che le donne, in effetti, non hanno fisicamente la possibilità di eguagliare gli uomini in tutte le loro attività e che comunque una volta al mese non sono in grado di ragionare quindi vanno tenute sotto controllo; Che si tratti di affermare che le patate lesse nel microonde non si possono fare perché il microonde ne ha uccisi più dell'influenza spagnola; che si tratti dello stronzo che ha messo la macchina "un secondo soltanto" sul posto riservato ai disabili, che fra l'altro cosa vanno in giro a fare se sono disabili o che si tratti del miglior genitore del mondo, con i figli perfetti che seguiranno i suoi precetti morali (che Dio ci aiuti), poco importa. Tutti questi casi, e molti altri, sono la prova che la Testa di Cedro è ovunque. 
Sia nel mondo reale (se ne incontrano tutti i giorni) che in quello virtuale. 
La peculiarità della Testa di Cedro è la frequente incapacità di capire che si sta rendendo ridicola. Per questo, spesso, non cela la propria identità dietro fantasiosi pseudonimi, come facevano i Troll. Usa nome, cognome, magari anche età e faccia (la celebre "faccia da Testa di Cedro"), come se ci fosse bisogno di una dimostrazione concreta della sua esistenza.
Come se le sue mai richieste opinioni fossero la prova della sua esistenza, uno strumento di autoaffermazione (si sospetta che nessuno, parenti compresi, ascolti mai la Testa di Cedro). 
La Testa di Cedro commenta un po' di tutto: post su Facebook, articoli di giornale, discussioni sui forum ai quali si iscrive solo per renderci partecipi del suo grande sapere. 
La Testa di Cedro in genere non twitta, o lo fa poco, o lo fa solo se è una Testa di Cedro famosa. E comunque non importa, perché la seguono solo altre Teste di Cedro.
La Testa di Cedro è un pericoloso animale urbano dotato di una connessione internet che a volte ottiene lo scopo di farci innervosire oltre il dovuto, magari senza nemmeno rendersene conto (a differenza del Troll); altre volte ottiene semplicemente lo scopo di avvilirci
Perché avere ogni giorno una concreta testimonianza dell'esorbitante numero di teste di caz... pardon... di cedro che popolano la terra... Beh. Quello sì che è deprimente
Non possiamo farci granché, fra l'altro. 
Possiamo solo imparare a riconoscerlo.
Testa di Cedro: se lo conosci, lo eviti. Se lo eviti, non ti uccide. 

3 commenti:

  1. Ahahahahaha!! Ma quanto è vero!
    Ricordo una discussione su facebook su i matrimoni gay, la Testa di cedro in questione scrisse che era un abominio una cosa del genere e che se si acconsentiva si sarebbe tornati alla poligamia. Ora. Io l'ho scritto in italiano; lui un pò meno.
    Ecco. Il fatto stesso che tu non metta ad inizio frase le parole: "Per me" o "Io penso" mi fa capire che sei una Testa di Cedro DOC, per cui non rispondo. Evito. E ti annullo.
    (poi ho scoperto che la persona in questione viene ritenuta una testa di c.. emm.. cedro persino da chi lo conosce bene. Tanto per dire, eh.)

    :-*

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  2. :-D troppo bello!!!!! Brava. Spero che questo commento non mi qualifichi come Testa di Cedro! ;-)

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  3. Che belli i post ntropologici.
    Qualche giorno fa, ne leggevo uno che scrissi io l'anno scorso e mi sono accorta che ripetevo con solerzia e affanno il soggetto in questione - così come tu rimarchi 'la testa di cedro; la testa di cedro - e mi sono ricordata, solo ora, quanto serva a rendere ridondante e soffocante l'atmosfera di lettura... tanto per farci odiare anche meglio l'animale in questione :D
    Fantastica!

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