sabato 10 maggio 2014

Flipback? No, grazie!

Edizione straordinaria! E' arrivata la reading revolution! L'innovazione tecnologica al servizio della lettura!
Signore e signori, ecco il flipback!
Ovvero: un librettino di carta. Stampato in orizzontale.
Che stanno cercando di venderci come qualcosa di rivoluzionario.
Ora.
Va bene che siamo nell'era del marketing e della pubblicità, ma da qui a farci passare tutti per idioti...

Tanto per chiarire: "Reading revolution", "innovazione tecnologica", "rivoluzionaria novità" non sono parole mie.
Sono parole di quelli che cercano di venderci questa cosa qui: il libro tascabile.
E tanti saluti a decenni di collane "tascabili" delle principali case editrici mondiali.
Prezzo medio del flipback: 9 euro (mi ci compro almeno 5 ebook. E quelli sì che sono rivoluzionari).
Ricordo che negli anni '90 ho stampato la mia tesina per la maturità in orizzontale: mi veniva comodo per le note a mano. Devo essere un'innovatrice!
Il flipback è una creazione (...) di questi geniacci qua, lanciata in Italia da Mondandori al Salone del Libro di Torino giusto ieri.
Se avete voglia di farvi due risate, leggete cosa dicono i geniacci nella pagina ufficiale dei flipback.
Vi sentirete come Mugatu alla fine di Zoolander: "Blue Steel, Ferrari, LeTigre... Sempre la stessa faccia! Non l'ha notato nessuno, qui? Io ogni volta che ci penso rischio di andare ai matti!".
Io capisco che c'è crisi, che l'editoria (ci lavoro) è uno dei settori più colpiti, che c'è bisogno di attrarre nuovi lettori con mezzi innovativi.
Ma - a costo di ripetermi - da qui a venderci aria fritta ce ne passa.
Il flipback non ha NULLA di innovativo.
E' il classico prodotto inutile, che - spero i fatti mi daranno ragione - non può avere davvero mercato. Non può sfondare. Perché qualsiasi appassionato di lettura sano di mente gli preferisce da tempo un ebook reader.
Quella sì che è un'invenzione (una ripassatina dei numerosi vantaggi qua).
Non cercate di vendermi un libretto in orizzontale (da secoli stampano libri in orizzontale, da piccola ne avevo svariati) perché è più piccolo, comodo da trasportare, "grande come uno smartphone".
Non ci provate.
Non offendete la mia intelligenza.
Non chiedetemi di spendere 9 euro per un prodotto limitato, che di nuovo non ha proprio niente.
La "Breve, ma utile guida alla pigrizia" (1995) di Gianni Fantoni era molto più creativa.
Era stampata a doppia pagina, così che il (pigro) lettore si trovasse comodo a prescindere dal fianco sul quale era sdraiato mentre leggeva.
Io sono un'accanita lettrice (a proposito: ho saltato il post sulle letture di aprile perché i titoli erano troppo pochi, per svariate ragioni ho rallentato di molto il ritmo. Farò un post cumulativo aprile-maggio a fine mese).
Sono anche una consumatrice aperta all'innovazione.
Non sono una di quelle affezionate ai libri di carta tradizionali.
Forse perché gli ebook sono più economici, ecologici, pratici.
Capisco il fascino di un libro di carta (lo subisco ancora), ma non posso proprio accettare una cantonata del genere.
Perché questo è, il flipback: una cantonata.
E spero che i lettori di tutto il mondo non ci cascheranno, trasformandolo in un FLOPback.






7 commenti:

  1. E secondo me è invece un'idea geniale, avevo già in mente il passo successivo: il Rotolo di Pergamena!
    Però volevo farlo tecnologicamente avanzato e innovativo, volevo usare la carta invece che la pergamena, inserita un supporto orizzontale con una rotellina al lato per far scorrere una pagina lunghissima, su cui è stampato tutto il libro, che si avvolge su due rulli.
    Certo, la controindicazione è che una volta finito devi girare la rotellina al contrario per riavvolgerlo, però stavo già pensando al Rotolo di Pergamena + che ha dentro un motorino elettrico con due bottoni che fa andare avanti e indietro il rotolo e puoi riavvolgerlo senza girare la rotellina.

    Ok, dai, sono sarcastico, il libro orizzontale mi sembra davvero un presa in giro dell'intelligenza. Quindi son sicuro che avrà un successo enorme.
    Però se qualcuno poi fa davvero il Rotolo di Pergamena elettrico, mi incazzo.

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  2. Sicuramente non sarà un'idea nuovissima o geniale ma rispetto ai classici tascabili sono superiori pur costando lo stesso, la carta è migliore, la leggibilità è migliore, la rilegatura è da libro cartaceo classico con in più le dimensioni ridotte per stare in tasca...io credo che possa funzionare senza nulla togliere agli e-book...non risolleveranno le sorti del mercato ma la trovo un'idea carina e onore al merito a Mondadori di averci pensata per prima in Italia (brevetto e idea sono di un editore olandese in partnership con Mondadori).

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  3. Ho capito quindi coloro che andranno pazzi per questa cosa, me compreso siamo automaticamente degli idioti? Bel pensiero...complimenti!

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    1. Leggi bene, Gin. Ho scritto che farla passare per una "innovazione tecnologica" e per una "rivoluzione nella lettura" equivale a prendere noi lettori per idioti. È la pubblicità del flipback che ci prende per idioti: vogliono venderci per tecnologia un libro stampato in orizzontale... Non siamo ciechi, lo vediamo cosa stiamo comprando!

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  4. Scusate. Ma che cambia, solo la direzione della scrittura? La leggibilità migliora pure cambiando il carattere e con una carta che assorba meno inchiostro.

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  5. :O ---> la mia faccia la prima volta che li ho visti.
    Anche a me sembrava una cantonata.
    Capisco che le dimensione siano ridotte ma personalmente non mi faccio scrupolo a portarmi nella borsa I Pilastri Della Terra di Follett. Se libro di carta è libro di carta sia.

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  6. No, non sono SOLO stampati in verticale. Io non mi intendo di rilegatura o quant'altro, ma oggi li ho presi in mano per la prima volta e devo dire che sono maneggevolissimi e migliori di molte altre edizioni tascabili. Volevo giusto dare una chance alla trilogia di Hunger Games e 12,75 euro x l'intera saga mi sembra una cifra accettabile. Poi certo, la Solitudine dei Numeri Primi a 9 euro possono pure tenersela. Abbassare i prezzi e puntare più che altro sulle saghe, questo farei se fossi in loro.

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