giovedì 12 ottobre 2017

Io, Polar, lo sport e quelli che non mollano

Da diverso tempo - oltre due anni, se la memoria non m'inganna - uso i fitness tracker di Polar.
Ho provato un po' di tutto, prima di arrivarci: Garmin, Fitbit, Misfit... Ma nessuno per me è mai stato efficiente quanto i Polar.
Mi sono affidata al V650 per la bici e a due fitness tracker: A360 prima e M400 poi.
Monitorare costantemente il battito cardiaco, per chi come me ha problemi di salute non indifferenti, è fondamentale. Soprattutto durante il nuoto (e i miei Polar sono gli unici che ci riescono senza fascia cardio).
Ormai tutta la mia "vita attiva" è su Polar Flow: ogni attività, ogni (timorosa) pesata mattutina, ogni obiettivo.


Proprio dal Flow ho fatto un giro nei gruppi: community create per incoraggiarsi a vicenda, supportarsi con consigli e commenti, seguire obiettivi comuni.
Ce ne sono moltissimi. Quelli che vanno per la maggiore sono per i runner (Io corro perché posso, non corro "davvero"...), ma ce n'è per tutti i gusti.
I più frequentati, ovviamente, sono quelli americani.
Ci sono anche molti gruppi creati in Italia, ma mi sono sembrati per la maggior parte molto "specifici": alcuni creati appositamente per un gruppo di amici (cosa fra l'altro bellissima, secondo me), altri per determinate associazioni o determinati sport.
Accidenti, mi piacerebbe molto avere un gruppo Polar.
Così... Ne ho creato uno.
Uno con una defininzione chiara (di nome e di fatto):
Malata cronica da vent'anni, combatto le mie (molte) malattie croniche autoimmuni con lo sport. Soddisfattissima owner di Polar V650, M400 e A370. Per chi ha difficoltà, grandi o piccole, ma non si arrende. Per chi lotta in silenzio, ogni giorno.
L'ho chiamato Polar Italia: per tutti quelli che NON mollano!
Si tratta di un gruppo aperto, rivolto ovviamente non solo a chi ha problemi di salute e pratica vari sport.
L'idea è quella di riunire chiunque abbia voglia di far parte di una comunità di persone che usano lo sport come strumento per stare meglio. A prescindere dall'obiettivo o dallo sport specifico.
Mi sono chiesta - me lo chiedo spesso, quando faccio sport - quanti altri uomini e donne come me ci siano, in Italia, intenti a combattere ogni giorno contro qualche malattia cronica, contro un infortunio, contro il tempo che non passa mai quando non si sta bene.
Me lo sono chiesta perché ho provato sulla mia pelle tutto ciò che, probabilmente, hanno provato loro: l'immancabile voglia di mollare che ti mette i bastoni fra le ruote, l'immensa soddisfazione di raggiungere un traguardo personale, il dolore e la fatica, la delusione di dover rinunciare quando la tua mente spinge ma il tuo corpo frena.
Sono tutte sensazioni che chiunque abbia o abbia avuto problemi di salute ha provato, nel fare qualcosa. E sicuramente nel fare sport.
Perciò, eccoci qui: il gruppo è appena nato. Pochi minuti fa.
Spero che possa crescere, col tempo.
Spero di trovare altra gente che NON molla, a prescindere dai suoi obiettivi e dalle sue difficoltà.
Lo sport, si sa, unisce.
La malattia non sempre ci riesce.
Ma io sono un'ottimista...



Nessun commento:

Posta un commento